lunedì 29 giugno 2009

soltanto scuse insostenibili.....

la colpa è solo mia....

Sono stanca. Lo so che lo ho gia detto, ma il problema è che invece che migliorare la situazione peggiora. Ormai riesco a dormire un massimo di 4 ore a notte, durante il giorno di sonno non se ne parla, e ogni istante sembra un macigno che si aggiunge al carico che gia porto sulle spalle...

Però io mi dico, se nella vita di una persona tutto va così male, possibile che la colpa sia davvero degli altri? Secondo me no, e il pensiero che sia colpa mia aggiunge un altro macigno sulle spalle. Le cose vanno male e io non trovo le palle di cambiarle. Mi lego a cose sceme, come la casa, o le gatte. Le gatte io le adoro, ma in fondo loro sapranno davvero chi sono io? O semplimente sono quella lunga che le fa mangiare, che potrebbe essere chiunque altro le faccia mangiare e le coccoli un pò?
Mi bloccano ricordi, e speranza, che so dentro di me essere profondamente fasulli. Mi bloccano delle scuse, mi bloccano così tanto che non risco semplicemente a cambiare appartamento, ho bisogno di cambiare nazione, anzi, continente. Il coraggio di fare un piccolo passo non ce l'ho, così ho bisogno di farne uno aclatante.
Me ne vado. Dove ancora non lo so, ma non riesco a trovare, pensare, niente di migliore, niente che veramente farei. Ai traslochi dastrici sono abituata, è come, grazie al lavoro di mio padre, ho passato tutta l'infanzia. Quelli mi vengono benissimo e non mi fanno paura. Mentre mi terrorizza dire ad un'amica del male che mi ha fatto oggi ad escludermi da una cosa bella per un'altra amica.
Stasera ho capito che sono una codarda. Stasera ho capito di essere la causa dei miei mali. Non può essere un caso se continuo ad affezionarmi a persone che non saranno mai capaci di avvicinarsi a me. Sono molto evidentemente io a sceglierle. Per farmi del male? Per evitare di farmi del male? C'è una logica nello scegliere persone che sai gia ti tradiranno, in modo da non provare mai la delusione di un tradimento inaspettato?
Non c'è dubbio, la causa dei miei mali sono io stessa, resta da capire, una volta individuato il problema, perchè non lo risolvo....
Quella che mi aspetta è una notte cupa...spero e vi auguro che la vostra sia migliore..........

domenica 28 giugno 2009

Voglio vivere così II: il Baharein Risponde


Incredibile ragazzi, oggi un'ambasciata mi ha risposto!!! E' quella del Baharein
Per chi non lo sapesse (ma ovviamente lo sapevate già tutti) si tratta di uno degli stati più ricchi del mondo, un piccolo arcipelago situato nel golfo Persico, composto da 33 isole. Chi volesse saperne di può farsi un giro qui
E ora vi posto la risposta dell'ambasciata italiana nel Baharein:

Gentile Sg.ra ******,

Le consiglio di controllare il quotidiano locale (www.gulf-daily-news.com) dove troverà’ inserzioni offerte di lavoro e nominativi di agenzie di collocamento.

In bocca al lupo.



Best Regards.


******* *********

Commercial Office

CHe carinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! Mi fa pure l'in bocca al lupo!!!
Beh ragazzi, vado a spulciarmi quel sito e mandare CV in Baharein....pensate che c'è addirittura la sezione woman in business ;)


Ciauzz

p.s. Nella foto potete ammirare una delle meraviglie di Manama, capitale del Baharein

sabato 27 giugno 2009

Voglio vivere cosììììììììììììììììììììììììì



Finalmente ho smesso di blaterare e sono passata all'azione: In Italia non riesco a trovare un lavoro decente? Me ne vado. E così da qualche giorno ho iniziato a darmi da fare per cercarmi lavoro all'estero.
Vi racconto come mi sto muovendo, hai visto mai ce la facessi, almeno avrei dato qualche informazione utile:

Per prima cosa ho pensato di sfruttare amici e conoscenti, così sono entrata in facebook e la dove dice "a cosa stai pensando" ho scritto "Medea vuole emigrare,mi aiutate a trovare lavoro all'estero?"
Da li sono arrivate due consigli utili:
www.eurocultura.it
http://www.eurobrussels.com/index.php

Siti veramente ben fatti. Unico problema: questi siti sono per trasferirsi in Europa, io invece ho deciso di andarmene anche dal vecchio continente, anche perché non mi pare che i nostri cugini stiano poi tanto meglio.....

Così sono andata avanti. L'idea che mi è venuta è stata di scrivere alle ambasciate italiane all'estero. Questo è il testo che ho inviato alle ambasciate di:
1. Santo Domingo e Jamaica
2. Messico
3. Brasile
4. Stati Uniti
5. Baharem
6. Emirati Arabi
7. India
"Buon Giorno
sono una cittadina italiana di trent'anni. Sto cercando di emigrare e tra i paesi in cui sono interessata ........... Vi scrivo per chiedervi a chi posso rivolgermi per cercare un lavoro in questi Stati.
Aggiungo (forse può esservi utile per la risposta), che sono laureata in sociologia con indirizzo comunicazione, ho 5 anni di esperienza lavorativa nel mio settore e parlo correttamente la lingua inglese e un po di spagnolo.

Vi ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi.
Cordiali Saluti"
.....

Naturalmente non mi ha ancora risposto nessuno, però sono fiduciosa che qualcuno almeno mi manderà a quel paese.

Visto che non avevo ancora risolto niente, ho cercato per altre strade, e mi è venuto in mente un sito di cui ho sentito parlare alla radio tempo fa. Il sito è questo:
http://www.voglioviverecosi.com/
In pratica è un sito dove la gente che ha deciso di "cambiar vita" si racconta, dando anche qualche utile consiglio. Tramite quel sito ho finalmente trovato qualcosa di utile: un motore di ricerca di lavoro per gli Stati Uniti
http://www.jobrapido.com/
Mettendo italian come oggetto esce una lista infinita di annunci di lavoro. Le possibilità sono due: cameriere/cuoco oppure insegnante d'italiano.
Orientandomi naturalmente sulla seconda ho iniziato a scremare la ricerca, selezionando solo gli stati che mi interessano.
Così ho inviato qualche curriculum....

Beh, per ora è tutto, vi farò sapere appena avrò qualche aggiornamento.
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

lunedì 15 giugno 2009

alziamo la voce!!!!!!!!!

Tornano le camicie nere (leggete qui)
i precari non esistono (e qui)
la magistatura è un cancro (qui)
intercettare è reato (qui qui)
ho scoperto di essere un lavoratore intermittente (ora mi sento come le lucine dell'albero di natale, ci sono, non ci sono, ci sono ci sono, non ci sono, ci sono ci sono, no non ci sono)
io ho le ovaie a quanto pare in sciopero (vabe questo non ve lo posso linkare)
perplimere è ufficialmente diventato un verbo (qui l'origine)
tutta italia è concentrata a chiedersi se il presidente del consiglio tornerà con sua moglie, trascurando le cose succitate e molte altre....
....
insomma
VA TUTTO BENE

io però mi sono un pò stancata di stare qui a guardare. Io le camicie nere non le voglio, non fosse altro pechè la storia l'ho studiata, e non portano niente di buono.
E mi sono stancata di sentire che non esisto.
Qualche sera fa ero a cena con amici, su 8 persone, 7 erano precari, e uno libero professionista. E poi ci venite a dire che non esistiamo?
io sono qui da mesi che urlo la rabbia di una generazione in crisi, e poi mi sento dire che non è vero?!?!?
col cavolo che non è vero
ragazzi qui ci si deve inventare qualcosa per farci sentire. Quella sera, con i 7su8 precari, si diceva di fare un simbolo. Tipo la coccardina rossa dell'hiv, avete presente? Una cosa simile insomma, per iniziare a sensibilizzare l'opinione pubblica. Voi ve lo immaginate, se si diffondesse questa cosa, come farebbero ad ignorare una popolazione che dichiara ufficialmente di avere un problema sociale?
Pensate se in ogni pizzeria, locale alla moda, spiaggia o mercato, si iniziasse a vedere sulle camicie questo simboletto, ovunque...altro che alone rosa, qui sarebbe un'epidemia.
Magari il precariato smetterebbe di essere un taboo intenzionalmente evitato, e una leggina per ridarci un briciolo di diritti uscirebbe fuori. Che ne dite?
Stavo pensando anche ad un referendum....non so, ma qualcosa io la devo fare, perchè stare qui ad aspettare che mi chiamino per lavorare mi sta uccidendo...
idee? suggerimenti? critiche?

venerdì 5 giugno 2009

salsedine

Hotel Cruiser, Lungomare Trieste, Pesaro

stanotte dormo qui, a 200 metri dal mare.
Ho la finestra aperta, il suono delle onde mi culla, coperto sporadicamente da risa e urla di ragazzi. Questa è la riviera Romagnola, in pratica il ponte milvio d'Italia.
Ma oggi è giovedì per fortuna, quindi meno gente, e più mare.
Cosa ci faccio a Pesaro? Naturalmente lavoro.
Beh, certo non ora, ma domani mattina.
Iniziamo dall'inizio: stamattina ho preso il treno roma bologna delle 6,50. Alle 9.55 ero operativa a Bologna, alle 16.50 staccavo dal lavoro; alle 17.20 ero sul treno Bologna-Pesaro. Alle 19.20 ero di nuovo operativa in Hotel a Pesaro.

Beh, operativa si fa per dire, visto che ieri notte ho preso sonno alle 4 e mi sono svegliata per partire alle 6. Dai, diciamo presente, più che operativa.
Come sempre il mio problema è il tempo. Ieri mattina alle 9 mi chiamano dall'ufficio: lavoro urgentissimo ti pregoo aiutami vale!! Certo lo faccio dai, come faccio a dirti di no? che poi magari mi licenzi?
In realtà dovevo andare a fare un paio di visite mediche, perchè ho labbra, lingua e gola gonfi e doloranti da non si sa cosa, e da qualche tempo a questa parte ogni tanto mi sparisce la vista. Si proprio così, sparisce, una parte di campo visivo sparisce, e quando torna parte un'emicrania che mi impedisce anche solo di ricordarmi il mio nome...per ore.
Insomma non è proprio divertente, la prima volta che mi è successo ho iniziato ad urlare e piangere, convintta di essere diventata cieca.
Tornando a ieri, dovevo andare a fare il controllo del fondo dell'occhio, o come cacchio si chiama, ma sai, emergenza, e così vai davanti al pc, fino alle 7 di sera. Alle sette inizio a pensare al resto della mia vita. In balcone le gatte avevano fatto un casino, quindi: pulisci il balcone. Il giorno prima mi avevano portato una cassa di ottimi pomodori dalla campania con cui ho fatto la passata, ma non avevo ancora avuto il tempo di imbottigliarla. Così imbottiglia. Poi la cena, pulisci la cena, la camera. Poi le tovaglie...qualche giorno fa mi sono sentita in imbarazzo. Amici a cena, come sempre, quasi tutti i giorni, ma le tovaglie erano tutte sporche. Me l'hanno fatto notare.
Ogni volta che succede una cosa del genere io vorrei spiegare, che non ce la faccio, che lotto contro i mulini a vento, che ho poco tempo e sto sempre a pulire, ma se ho tutti i giorni minimo 3 persone ospiti, e una decina fissa venerdì-sabato-domeni non stop, io non ce la faccio prorpoi a fare tutto...ma non lo dico quasi mai, invece mi vergogno, e mi riprometto di fare meglio....

Ridendo e scherzando, o meglio pulendo e sgommando, si fanno le 10. A quel punto finalmente inizio a pensare alla valigia. Per Bologna mi servirà una camicia stirata...stira, piega prendi tutto, sistema in valigia. Sono gia le 23.30, ma la valigia è chiusa.
Ora vorrei pensare un pò a travian, il mio giochino di guerra. Avevo indetto una riunionie, ma non ce la farò mai.
Lo so che è scemo, con tutte le cose che avevo da fare, mettermi a perdere tempo così, ma continuo a rifiutarmi di rinunciare al mio tempo libero. Non dico tanto, ma almeno mezzora al giorno di puro cazzeggio secondo me me lo merito.
A mezzanotte chiudo travian, e vado di doccia, capelli, pulizia bagno, lavare piatti, insomma, tra una cosa e l'altra erano le 4.
Non vi sto a raccontare la giornata di lavoro con due ore di sonno sulle spalle: la versione gonfia della Dellera (grazie all'allergia mi hanno chiesto se ho fatto il silicone alle labbra) che finge di essere Ally Mc Beal.
Insomma una tragedia, fino a che....fino a quando
arrivo al mare, al momento in cui i sacrifici, le labbra gonfue, la stanchezza, tutto sparisce.
Per essere precisi, tutto è sparito alle 20, quando mi sono seduta in un ristorantino sul mare. FIlettti di orata in crosta di patate e salsa di spinaci. Frittura mista e vino bianco fresco. Il tutto incorniciato dal tramonto sul mare.
Ecco, io per quel momento li, quello in cui sorseggiavo fissando le nuvole rosse inebriata dalla salsedine, penso che valga tutto il resto.
Avete presente un secondo di pura felicità? Anzi meglio, di puro stato di grazia. Nessuna ansia, dolore alla bocca dimenticato, stanchezza svanita. Solo io e il mare. Le onde sono per me quello che per i buddisti è il mantra namio ranghe chio. L'ascensione dalle brutture della vita...
Ora sono sul letto, portatile in mano, mare nell'aria e nelle orecchie. In lontananza si sente ancora qualche risata dal bar di fronte.
E voi siete con me. Lo dovevo raccontare....questo momento di assoluta, completa e leggerissima felicità.
In fondo, forse, questo stato di continua necessità, questa precarietà-economico-psicologico-sociale, sta in un certo senso rimettendo gioie e dolori nella loro dimensione reale...
Non so se mi spiego, ma insomma, se io potessi andare al mare ogni volta che voglio, cenare sulla spiaggia ogni sera che ne sento la voglia, forse non mi sembrerebbe più così speciale. Probabilmente inizierei a soffrire dell'assenza di cose superficiali, inutili o inventate, solo per noia, o per soddisfare il mio stato di "viziato"
Invece, ora,
SONO
FELICE

...che ne so
magra consolazione dite voi?
O ripristino dei valori?
Magari sono solo la volpe che non riesce a saltare fino all'uva...però...sento dire spesso che questa crisi ci salverà dall'imbestialimento che stavamo subendo, che rimetterà le priorità e necessità nel loro ordine naturale
sento dire che quando ci saremo dimenticati di tutti i privilegi, sfizi e inutili agi in cui siamo cresciuti, smetteremo di lamentarci perchè la salsedine ci sciupa i capelli, ed inizieremo a ad apprezzarla per quella che è:

vita

.....



...che sia vero?