lunedì 30 novembre 2009

cambio prospettiva...

Pian pianino sto ricostruendo tutto....
ho rimesso i post che avevo nascosto e ora vi spiego anche cosa era successo:

...il punto è che tra le cose da affrontare con il trasloco troppo spesso non considero che la differenza nel vivere qui non consiste solo nelle strade o nell'accento, ma sono gli schemi mentali, le dinamiche quotidiane ad essere profondamente diverse.
Nel caso specifico, molto innocentemente, essendo abituata io ad essere un puntino in una grande città, e quindi per definizione assolutamente anonima e inritracciabile, avevo lasciato nel blog indicazioni personali abbastanza precise.
Rintracciarmi qui però, anche solo con la foto del giardino che avevo messo è cosa semplice come trovare l'auditorium a Roma (chi vive a Roma sa cosa intendo...c'è un cartello auditorium ogni tre metri da l'olgiata ad anagnina)

Chi potrebbe cercarmi tuttavia? In effetti pensavo nessuno, quantomeno nessuno di cui debba preoccuparmi, invece caso ha voluto che google abbia tirato fuori il mio blog in seguito alla ricerca...diciamo di donnine disponibili proprio nel paesino in cui mi ero stabilita io.

Questo lo so perchè nelle statistiche del blog mi fa vedere anche come le persone sono arrivate al mio blog, e quindi quali parole inserite nei motori di ricerca vi hanno portato qui.

Insomma, leggendo che ero uscita fuori ad una persona che non cercava esattamente un racconto da leggere, ma cose ben più serie, e rendendomi conto di come uscisse il fatto che vivevo sola e dove, me la sono fatta addosso :P

Fortunatamente però avevo gia deciso di lasciare quella casa, era troppo isolata per me, e quindi negli stessi giorni ho fatto il secondo trasloco nel giro di due mesi.

A parte il fatto che ormai sono Ms Muscolo, a forza di caricare e scaricare scatole, ma adesso ho imparato la lezione: questa città è in pratica un paesone, ed è decisamente l'ora che inizi a muovermi con maggiore discrezione.


Beh questo è tutto

A presto ciccifrulli
la precaria saluta

domenica 15 novembre 2009

Tanti auguri

Quante cose che dovrei scrivere. Ad esempio perchè ero sparita, ciao sono tornata, ecc ecc

beh non mi va, stasera ho solo voglia di scrivere e nessuna di spiegare. Stasera sono incastrata sul pensiero dei giorni speciali. Avete presente? Compleanni, anniversari, natale, capodanno, ecc ecc
Stasera vorrei parlare dell'inutilità e diciamo "semiotica" dei giorni speciali, se vi va, seguitemi e ditemi cosa ne pensate...

La mia riflessione è semplice: che senso hanno? Io l'unica cosa bella che ci vedo è che non si lavora. Ma probabilmente è proprio quello il loro significato, e la ragione della loro nascita.
ALmeno per natale e cavolate simili.
Ma i compleanni? Ma cosa festeggiamo?
Mio padre ogni compleanno della mia vita è riuscito a renderlo un momento di pessimismo.
Ad esempio l'anno in cui feci 29 anni mi chiamò per farmi presente che ero appena entrata nel mio trentesimo anno e ancora non avevo concluso niente.
Non potendo obbiettare sul secondo punto, iniziai una infervorata discussione sulla prima parte, e cioè che entravo nei 30
insomma ne compivo 29
facendo i conti dovetti però accettare che aveva ragione...entravo nei trenta.
E soprattutto
non avevo ancora concluso niente.
Tanti auguri insomma.
E cmq se festeggio 29, 15 o 70 anni...mica è un merito.
Vabe qualche mese fa sono stata ad un compleanno di una 100enaria.
QUello in effetti sembrava da festeggiare...non fosse stato che alla mia domanda "rosina è contenta di festeggiare i suoi 100 anni" Rosina ha risposto "sono stanca quand'è che muoio? E cmq tu chi sei? Sta a attenta a non peccare che il diavolo ti si porta"

Ecco, dicamo che Rosina "tu chi sei" me l'ha chiesto per tre anni. Ogni volta glielo spiegavo, capiva li per li, e diceva di volermi bene, però poi sempre la stessa domanda. Rosina c'è...la sua testa un pò meno.
Anche in questo caso dunque non saprei se sia davvero da festeggiare.

Ma parliamo anche del natale, visto che si avvicina.
Questo natale io per la prima volta dormirò dai miei genitori. SOno così eccitati che mi spavenano.
Non dormo a casa dei miei da più di 10 anni...e non so perchè ma per loro è una cosa insopportabile. Non capisco cosa possa significare, insomma mentre dormo mica sono con loro, mica parliamo...eppure sembra che sia tutto.
Probabilmente non lo capisco perchè non ho figli.
Cmq mi fanno paura, mi sembrano un uomo che corteggia una donna per 10 anni che non gliela da mai, e ora sa che la avrà in una data predefinita.
Inizio ad avere l'ansia da prestazione...saprò dormire come vogliono loro? Andrò a letto quando li renderà felici? E al risveglio riuscirò a non tirargli addosso un cuscino pensando che siano le mie gatte?

Poi sul natale ne avrei altre mille, ma insomma me le tengo per quando ci entreremo più nel caldo.

Una cosa bella però c'è nel natale, ed è come lo passiamo a casa mia.
Noi siamo 4
solo 4
sempre stati 4
niente di più
si pranza anche abbastanza in fretta, il menù prevede tortellini in brodo fatti a mano e lesso di polpettone e pollo in salsa e purea.
Da sempre che mi ricordi.
Dopo di che tutti davanti al camino a sonnecchiare.
Ecco quello è il momento più bello.
Insomma, il natale a casa mia è un giorno di puro relax. Nessun rumore, nessuna fatica. SI mangia leggero e poi ci si gode un giorno di puro relax tutti accoccolati l'uno sull'altro davanti al camino.
Il tempo si ferma, il mondo resta fuori. E torniamo tutti a quel momento di felicità in cui niente può nuocerci, niente può entrare. I telefoni sono muti perchè tutto il resto del mondo è impegnato in grandi festeggiamenti. Ma da noi no, da noi regna la pace.

E' il riposo dei guerrieri. Che sia per questo che i miei bramano tanto che dorma da loro? Per avere quel riposo? Tutti a casa, tutti sotto lo stesso tetto. Il camino che schioppetta, sul fuoco i panegacci liguri, mia madre che come sempre bisbiglia e mio padre che ormai ci sente poco o niente che fa finta di capire.
Io e mio fratello li guardiamo, sorridiamo, e tutti ci addormentiamo così, sui divani di fronte al camino.

Ma si va, in fondo queste feste un senso ce l'hanno...basta ricordarselo.

E poi...è il momento di fare degli auguri...

Non hanno granchè senso è vero, almeno finchè non siamo noi a darglielo.
Allora si che hanno un significato profondo.

Un buon non compleanno e non natale a tutti.
V'