venerdì 10 aprile 2009

casca il cielo, casca la terra....

Faccio un pò fatica a scrivere questo post...mi dovete scusare, ma sto subendo in un modo che non mi aspettavo questo vivere sul tagatà causato dal terremoto...però, come si dice, the show must go on...

...e quindi andiamo avanti. Solo che come dicevo, questo terremoto mi sta abbastanza monopolizzando. Ma partiamo dall'inizio, domenica notte mi ero addormentata sul divano come mia becera usanza, ed ero li, con tanto di bolla al naso stile cartone giapponese, seduta con la testa piegata sulla spalla, stretta stretta tra le braccia di morfeo, quando sento il mio compagno urlare il mio nome. Aprendo gli occhi non riesco a capire bene...lui ha l'usanza ancor più becera di farmi scherzi in continuazione, magari proprio urlando nel pieno della notte, fingendo di avere un malore, quindi vederlo correre verso di me urlando il mio nome non mi ha stupito più di tanto. Però, pur rimanendo nel mio solito stato pacifico, tanto calma da essere "irritante" (qualcuno mi definisce così), i mobili che camminavano da soli li ho notati... quella scossa è stata veramente terribile, e purtroppo questo lo sappiamo tutti, però, non so perchè, io quella l'ho vissuta bene. Ero tranquilla. Diciamo che l'ho sottovalutata. Non era il mio primo terremoto, ne il peggiore, quindi l'ho lasciata andare così, senza rendermi conto che ora vivo a Roma, che non è zona sismica, quindi quella scossa pesante, ma non devastante, era devastante da un'altra parte.
Però, certo, poi me ne sono resa conto. La mattina dopo però. Li per li
ho aspettato che i mobili finissero di balllare e i muri si calmassero. Ho fermato i quadri e rimesso il calendario che era l'unica cosa ad essere cascata. Poi me ne sono tranquillamente andata a letto.
Il giorno dopo ho scoperto cosa era successo, con un dolore nel cuore che non so descrivere, ma sono sicura ogni lettore capisca benissimo...però pensavo che appartenesse ad altri. Insomma, avete presente quel dispiacere che è profondo, ma vi lascia vivere la vostra vita, perchè in fondo non è che siete a rischio, la vita va avanti, e l'unica cosa che vi può venire in mente è di mandare aiuto a chi sta soffrendo. Ecco, io la vivevo così, finchè non è arrivata la seconda. La seconda scossa, non so perchè, mi ha fatto l'effetto esattamente contrario. Da calmissima a ultra nervosa. La seconda mi ha terrorizzato. Perchè? Cosa è cambiato dalla prima alla seconda? E' cambiato che ho capito che era vicino a me, che non era una cosa isolata,un breve giro in tagatà, ma proprio un abbonamento al luna park, che però io non volevo.E' inutile che vi racconti le altre troppe scosse, sappiate solo che abito al quinto piano, e da domenica sera ogni 10/12 ore si balla. E l'attico, che mi è sempre sembrato la posizione migliore, oggi non mi piace più tanto...insomma, ogni scossa è amplificata per 5, e mentre la vivi non puoi fare niente, certo non puoi uscire...devi solo aspettare che finisca, e sperare....ti fa sentire in una gabbia dell'ultimo miglio...certo non mi potrei lamentare, insomma qui a Roma siamo quelli a cui va meglio...però, che dire, da lunedì io ho il malditerra. E' una cosa che succede solo a chi sta in barca molti giorni. Dopo un pò il rollio ti entra dentro e non lo noti più, e quando alla fine torni a terra hai una sensazione opposta, la terra inizia a ballare, esattamente allo stesso ritmo con cui rollava la barca. Ecco, io da allora continuo a rollare, solo che il ritmo non è quello del mio amato mare, ma quello della terra che trema, minacciando di portarti giu. Insomma, sento scosse in continuazione, ma non ci sono...o meglio ci sono, ma non tutte quelle che sento io. Nel frattempo ho fermato i quadri mille volte, ho tremato mille volte, e mille volte ho ringraziato che il mio vero unico problema sia di essere una precaria, e non di essere sotto le macerie della casa dello studente dell'Aquila...un minuto per quei ragazzi, un minuto per tutti gli altri, un ricordo che non si spegnerà in un minuto, perchè se io da quattro giorni me la vivo così male, non riesco nemmeno ad immaginare cosa sia per loro, e sinceramente spero di non capirlo mai
...come dire, ho premura di vivere
Non mi criticate, non mi giudicate, lo so che non sono politically correct, so che non si dovrebbe esprimere la voglia di vivere di fronte alla morte...ma io ormai sono sballata da questo malditerra. Spero di ricominciare a connettere non appena finirà.
Buona notte stelle, e se non si fosse capito, ho paura!!!!

Nessun commento:

Posta un commento