lunedì 28 aprile 2014

La veritá é che ho ancora troppe cose da fare...

Nella vita ci sono momenti di amore profondo.
Momenti inaspettati che non hanno niente a che vedere con quello che ti aspetti.
Un padre ritrovato, il risveglio dall'anestesia di un'operazione che temevi.
Pensieri anarchici che vanno ad abbracciare dolcemente qualcuno che nemmeno si ricorda di te.

Ho pensato che per la prima volta seriamente che sarebbe potuta essere l'ultima volta che uscivo di casa.

Poco prima dell'operazione mio padre mi ha chiesto dove avevo parcheggiato la macchina. Mi ha fatto infuriare, perché ho capito che nemmeno lui, che mi ama come nessuno ha mai fatto, era sicuro che mi sarei risvegliata.

"Non ti serve saperlo, perche io mi risveglieró e la userò per riportarmi da sola".

E lui ha pianto.
Anche io.

Però l'ho fatto davvero. E mi sono portata a casa con tutti i miei pezzi attaccati.
Sveglia, un pó debole, ma in fondo piu forte di prima.

Mi hanno raccontato che quando sono uscita dalla sala operatoria dicevo a tutti quelli che incrociavano me e  la  mia barella "lo vedi che sono forte? Sono una bomba io! Ora vado a prendermi un  caffé al bar"

Hahahhaa.

Mia madre, che mi aspettava in camera, dice che mi ha sentito dal corridoio, a quanto pare chiedevo a tutti come stavano e se erano felici. E continuavo a dire che bisogna esssere felici sempre.

Ad una porta dalla mia stanza ho fatto fermare la barella per parlare ad una ragazza operata per aborto spontaneo. volevo farla stare meglio a tutti i costi, io, con i tubi chr mi pendevano da ogni dove.

Quando finalmente sono dtata portata nella camera, mia mamma sorrideva.

"L'ho capito dalle dal corridoio che me la stavate riportando,
questa,
unica e inconfondibile, 
é mia figlia. Noi la chiamiamo pentolina. Fa cosí da quando ha imparato a parlare"


Poveri genitori, chissa quanto rompevo le palle. 


Nel delirio da morfina ho pensato che fosse ironico farmi il mio primo selfie. Del tipo voi fighette vi mettete in posa e io l'unico che mi faccio é nel mio stato estetico peggiore: dopo un'anestesia totale in cui pare stessi inspiegabilmente sul punto di lasciarci le penne

(Niente di inspiegabile, ci si deve andare digiuni e senza acqua o sigarette da 24 ore, e io me ne sono fregata)

L'anestesista dice che le ho fatto perdere 10 anni di vita.

Io comunque sono ancora qui.



Ciao gente

♡♡♡♡♡

giovedì 3 aprile 2014

riflessioni

Due volte nella mia vita ho fatto delle scelte sentimentali che non ndavano contro i miei valori, contro la mia etica, e, in ultima analisi, contro me stessa.

L'ho fatto consapevolmente. E sapevo di sbagliare.

Non hanno funzionato.

Più di due volte nella vita ho intrapreso dei lavori perchè bisogna lavorare, lavori che ho sempre odiato e ho sempre trovato andare contro i miei valori, contro me stessa.

Questo l'ho fatto inconsapevolmente, pensavo di fare il giusto.

Non hanno funzionato.

Adesso, a 36 anni, ho capito che non posso più permettermi di fare cose contro la mia natura.
Mai più

Farò la fame, lo so, ma farò ciò che voglio.

Ho capito che non ho più tempo da sprecare in attività o persone che non rispettano la mia natura.

Ciao.