martedì 22 luglio 2014

Indagini sul segreto della felicità...

Io l'ho capito,
ci ho messo un bel pò però alla fine ci sono arrivata.

La prima cosa che ho capito è che non si può evitare di essere tristi ogni tanto.

La seconda è che se si accetta la prima, con diversi accorgimenti, si può essere felici per la maggiorparte del tempo, anche senza avere quasi nulla di ciò che si desidera.

Come si fa?


Le mie indagini sulla felicità sono partire dal libro "the secret" in cui fondalmente si dice che il pensiero è l'unico vero motore del mondo, e istruendo quello si può avere qualsiasi cosa si desideri.

Ne avevo gia parlato in altri post, quindi ora riassumo: il concetto base è non solo vero, ma scientificamente appurato (lasciatemi tirare fuori la sociologa che è in me ogni tanto, che ci faccio con la laurea altrimenti???).
Furono due sociologi ad appurarlo all'inizio del secolo scorso, tali Tomas e Znaniecki , con lo studio sui contadini polacchi noto come "la profezia che si autoavvera".
Il succo dello studio era questo:

"se credi che una cosa sia vera, questa lo sarà nelle sue conseguenze"

Rileggetela un paio di volte. Non significa che la cosa che credete diventerà vera, ma che le conseguenze che otterrete saranno quelle che avreste ottenuto se fosse vera.

In questo caso si riferiva ai contadini polacchi emigrati negli anni '20 che erano talmente convinti che non sarebbero stati assunti, che andavano ai colloqui svogliati e sporchi, e dunque, di fatto, non venivano assunti.

Dunque torniamo al libro "The Secret", appurato che l'assunto di base è reale, il libro però sostiene che ciò sia attuabile anche in senso positivo.

E' ovvio e risaputo però che non è così, anzi, se fosse così semplice, visto i milioni di copie vendute del libro, dovremmo ormai essere tutti ricchi, magri, innamorati e felici.

Però però, qualcosa mi diceva di non accantonarlo, perchè, una volta iniziato a provare certi consigli del libro, delle piccole magie succedevano davvero.

Così mi sono impuntata e ho cercato di capire quando funzionava e quando no.
Il no era quando avevo paura, o comunque ero incosciamente convinta che non sarebbe successo.

Questo perchè, anche se mi dicevo "va tutto bene", dentro di me le emozioni che provavo dicevano il contrario.

Così ho iniziato a lavorare sulle emozioni.
Insomma, mi sono detta, visto che quando sono felice e sorridente capitano davvero delle cose che hanno dell'incredibile, forse basta essere sempre felice e sorridente.

E qui mi casca l'asino, e arriviamo al primo punto. Non si può essere sempre felici e sorridenti.
Questo mondo è crudele e fa paura. Ogni giorno ci troviamo ad affrontare sfide incredibili, e, anche cercando di ignorare il dolore, quello ti si piazza da qualche parte e non te lo levi mica più di dosso.
Rimane li, piccolo bastardo, magari latente, e poi se ne riviene a galla quando meno te l'aspetti.

Allora pensando ad anni in cui veramente la paura era mia padrona assoluta, mi sono ricordata una pratica della TSP (Terapia strategica breve di Nardone) che ho fatto tanti anni fa per uscire da un problema di ansia e attacchi di panico.
La pratica prevedeva che mi rinchiudessi in una stanza per 20 minuti al giorni, puntando una sveglia, e che in quei 20 minuti mi concentrassi solo su tutte le mie paure e ciò che mi faceva stare male. Una volta suonata la sveglia dovevo andare a sciacquarmi la faccia e lasciare tutto nella stanza.

Non svelerò che effetto abbia sull'ansia, se ne soffrite provate a farlo,e  soprattutto fatevi aiutare da qualcuno specializzato, però insomma lo strumento poteva tornarmi utile per la gestione dei pensieri negativi quotidiani, così ho provato a farlo.

La buona notizia è che funziona. Facendo così infatti riesco a contingentare le paure entro una loro area prestabilita, e allo stesso tempo lasciarle uscire in modo che non mi si appoggino pesantemente nel resto della vita.

Risolto dunque, e accettato il fatto, che un pò di tristezza ce la dobbiamo tenere, sono passata agli esperimenti pratici di "autorealizzazione delle conseguenze del pensiero positivo".

Questa però ve la racconto al prossima volta, che qui ho gia scritto un poema.

A presto internauti

baci baci!!

1 commento:

  1. Non si può essere sempre felici :) // Il segreto funziona realmente perché il nostro inconscio è veramente forte e le nostre emozioni sono capaci di attivare qualche parte del cervello che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi... Prima di tutto bisogna ovviamente conoscere i propri obiettivi per avere risultati... // Dai un occhiata al mio blog: Web Marketing... 

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