Benissimo....
Cari miei, è arrivata l’ora di parlare di uno dei miei lavori. Questo lo metterò allo stesso tempo nella categoria “dritte” che in quella “racconti”. Beh, la seconda è evidente, ma la prima è perché consiglio a tutti voi di mandare la stessa candidatura.
Nello specifico parliamo di Poste Italiane. Nello scriverlo mi vengono un po’ di dubbi….non è che mi fanno causa se li nomino?
Va beh, per ora ho 15 contatti, devo essere davvero troppo sfigata perché uno di quei quindici sia un manager di poste italiane. E poi comunque le cose che ho da dire sono solo positive.
Ragazzi, dopo 10 anni di lavoro in un privato arrivare in una struttura che ragiona ancora da pubblico mi è sembrato un sogno ad occhi aperti!!!!
Ma cominciamo dal principio:
un mese fa circa mia suocera mi dice che alle poste assumono addirittura i sociologi!! Vi rendete conto, addirittura!!!! Ovviamente, abbagliata da questo miraggio invio immediatamente il curriculum. Passa poco che mi chiama una signora “buongiorno qui poste italiane”
Ora, visto che io alle poste ho il mio unico conto corrente, ho immaginato subito di essere andata in rosso, e che ci fosse qualcun altro che voleva soldi da me.
La conoscete quella sensazione? Quando tutte le lettere cartacee, o e-mail o telefonate vi chiamano per reclamare dei soldi, e voi vorreste davvero tantissimo poterglieli dare, solo che non li avete e la rapina in banca vi sembra al di fuori della vostra portata. Insomma: bollette, la ex padrona di casa che vi minaccia di una causa legale perché ha trovato un vaso rotto, i vigili che vi hanno fatto l’ennesima multa per un’infrazione che voi non sapevate di aver compiuto in un luogo in cui non vi ricordate nemmeno di essere stati, ecc ecc
Ma questa signora, incredibile ma vero, non voleva da me altri soldi, bensì propormi un lavoro “abbiamo selezionato il suo curriculum per svolgere il lavoro di portalettere”
“ah!” segue un minuto di silenzio in cui mi chiedo cosa avrò sbagliato a scrivere nel curriculum, forse hanno letto “laura è una sociale” invece di laurea in sociologia….oppure è la crisi…bah
“se le interessa, il lavoro è dalle 7.30 alle 13:30, deve avere la patente, essersi diplomata con almeno 42 e saper portare il motorino”
E io “si ok ho tutti questi requisiti”
Segue una serie di istruzioni su dove presentarmi e cosa portare, tra cui il diploma. A questa richiesta faccio presente che il mio diploma ce l’ha l’università, non l’ho mai ritirato, e chiedo se la laurea va bene lo stesso. La signora, un po’ sconcertata, chiede alla collega, e mi risponde poi che si va bene, e con la laurea il requisito del voto di diploma decade.
Alche capisco che il mio cv non lo hanno per niente letto, e hanno semplicemente preso il mio nome tra tanti. Che culo, mi dico, chissà tra quanti!!!
Alla fine di tutte le istruzioni mi faccio coraggio e faccio la domanda più fastidiosa: “scusi se lo chiedo, ma la retribuzione…?”
“Ah, sono 1300 euro, più tredicesima quattordicesima e liquidazione che le verranno pagati al termine dei due mesi di contratto”
Io “netti????”
“si netti”
Cioè, facciamo il riassunto: io devo portare le lettere, quindi stress da prestazione zero, all’una e mezza ho finito, e per questo mi date 1300 euro netti???????? Ovviamente da me non escono queste parole, ma quando la signora mi chiede se mi sta bene io ho già messo la giacca e ho le chiavi in mano, pronta a fare il primo colloquio.
Ora, saltando qualche tappa, arriviamo a oggi. Da quella telefonata è passata meno di una settimana, e io oggi ho lavorato per il mio primo giorno per poste italiane. Il mio lavoro oggi è stato assistere ad un corso sulla sicurezza sul lavoro. E già vi ho detto molto, ma non tutto. Tutto è che mi sono presentata con un’ora di ritardo, e il mio istruttore quando ho riferito che mi si era rotta la macchina si è messo a ridere, mi ha dato una pacca sulla spalla, ed è uscito a fumarsi una sigaretta con me, per tranquillizzarmi, visto che “ero visibilmente agitata per il ritardo”
E tutto è che il corso è stato uno spasso, tutti noi, novelli postini, ci sentivamo non liberi, ma addirittura autorizzati a fare domande, interagire e scherzare con l’istruttore, e tutti ridevano felici. Tutto è che mentre spiegavano io ogni tanto buttavo gli occhi al mio gioco preferito online, travian (www.travian.it) connettendomi dal cellulare, e invece che sgridarmi e cazziarmi il mio istruttore si dava più da fare per attirare la mia attenzione. E ancora, quando sono arrivata mi hanno dato l’attrezzatura, giacca, guanti, casco e scarpe, e le scarpe sono bellissime, sembrano le cult che portavo da adolescente, e quando ho detto che mi piacevano tanto il mio istruttore si è quasi commosso perché finalmente aveva trovato qualcuno che non si lamentava. Insomma, tutto è che finalmente, dopo dieci anni di lavoro, oggi ho trovato un posto in cui non mi sono sentita una schiava che deve solo stare zitta e spremere il proprio midollo fino alla morte dell’anima per far arricchire il padrone, ma per la prima volta mi ho capito cosa significa il termine “risorsa umana”. Una risorsa, quindi un bene, un valore, qualcosa che fa crescere il gruppo, anche se l’ultimissima ruota del carro, comunque UMANA e per questo rispettata.
Ragazzi che dire, viva POSTE ITALIANE!!!!! E’ tutto il giorno che mi canto la loro canzoncina in mente, e ora ho capito perché è l’unica azienda italiana che è passata da pubblica a privata senza fallire!!!!
E quindi, per concludere, aggiungo queste cosucce:
1) Dopo tanti sforzi oggi ho avuto veramente la prova che più si è umili e più la vita ci premia
2) Mandate la vostra candidatura alle poste, il link è questo: http://www.poste.it/azienda/lavora_con_noi.shtml
3) Ho deciso di fare un diario fotografico della mia vita da postina romana (il quartiere è Prati), quindi ogni giorno troverete un reportage delle mattine romane
4 (e ultimo) vi posto le foto delle scarpe, ditemi se non sembrano le cult?? Quasi quasi ritiro fuori le catene e il giaccone grunge
A presto carissimi 15 lettori, e speriamo che non mi debba ricredere su…
….Poste Italianeeeeeeeeeeeee
p.s. Grazie a Vale per la macchinetta fotografica, me la lasci fino al primo stipendio?? POi me ne compro una io :D
Eretico
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“Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.
Eretico è la persona che sceglie e,
in questo senso è colui che più della verit...
5 anni fa
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