domenica 22 marzo 2009

I colloqui


io ho visto cose
che voi umani non potreste immaginarvi:
navi stellari
in fiamme
al largo dei bastioni di Orione....
E ho visto i raggi B
balenare nel buio
presso le porte di Tannhauser...
("Blade Runner")


Mi sembra giunta l'ora di parlare di colloqui....

l'inizio è sempre lo stesso: ti fanno accomodare nelle poltrone d'ingresso, intanto che il responsabile delle "vittime" umane si libera. Tu ovviamente dai un bel sorriso, dici che non c'è nessun problema, e,come hanno detto loro, ti accomodi. Mentre sei accomodatissimo, vedi i dipendenti all'azione. Ti passano davanti, generalmente ignorandoti.

...seduta su quelle poltrone ho veramente visto cose che voi umani non potete immaginare: dipendenti affannati timbrare il cartellino con la corsa fantozziana per poi uscire a fumarsi una siga, manager in preda a crisi isteriche di ogni sorta, giovani segretarie che piangevano ogni volta che usciva una stampa in saletta fotocopia (avete presente il film "il grande capo") e addirittura una donna delle pulizie affetta da nanismo che saltava ripetutamente per arrivare a pulire le mensole.
Passato l'accomodamento, arriva l'intervistatore. Anche lui ti farà "accomodare, ma questa volta nella sua stanza con sedie in pelle umana (ne ho visto uno che se l'è fatta in pelle di netturbini norvegesi).
E via che si parte: mi parli di lei"
All'inizio questa domanda mi spiazzava...insomma, ma cosa vuol dire mi parli di lei????? Sono un essere umano, ce le hai un paio di settimane per stare a sentire cosa ho da dire su di me??? No perchè come ogni altra persona, se ti devo veramente parlare di me, hai voglia te quante cose che ti devo dire.Vuoi che ti parli del fatto che amo le piante più degli esseri umani? parliamone no? oppure ti racconto di quel giorno in cui ero a Livorno e nasceva mio fratello e io anzichè pensare a lui guardavo ammirata il cactus dei miei nonni? Lo vuoi sapere che io mi fisso a guardare il frigorifero? Lo apro e poi lo guardo, così, solo perchè questo mi tranquillizza, e non lo so perchè succede. Ma chiedimi direttamente cosa so fare o delle mie esperienze di lavoro no? Tanto è quello che vuoi sapere, che te ne frega di me????
Beh, questa crisi isterica mi prendeva le prime volte, ma ormai mi sono abituata, come dire, ho fatto il callo, e parto con la perfetta ramanzina che si vogliono sentir dire: un lungo bla bla bla sui mille lavori che ho fatto con particolare enfasi su quelli post laurea. Tutti di grande prestigio, per grandi nomi, omettendo naturalmente che ero pagata due lire, il contratto era "a schiavismo" (quello che la gente chiama "a progetto") e lavoravo una media di 10 ore al giorno, spesso anche nel weekend. Durante il mio primo inpiego "a schiavismo" ero arrivata a valutare molto seriamente l'ipotesi di convertirmi all'ebraismo, solo per poter avanzare il diritto di riposarmi il sabato. Poi però restava il problema di giustificare la domenica e il natale. poichè non sapevo come conciliare il credo ebraico con la nascita di Gesù, alla fine ho rinunciato alla conversione e mi sono licenziata dicendo che andavoa vivere a Miami per essere sicura che non mi richiamassero mai più. Per inciso, a Miami ci sono andata veramente e, dopo varie peripezie, questi signori sono i miei attuali datori di lavoro :S

Ma torniamo ai colloqui. Dopo il mio spettacolino in cui "parlo di me" si parte con le domande:
"Lei si ritiene una persona ordinata o disordinata?"
La risposta giusta, ve lo dico, è "abbastanza ordinata ma non in maniera maniacale". Nel mio caso ad essere onesta dovrei spiegare che sul lavoro ho un ordine maniacale, pazzoide, che parte dall'alternanza delle penne nel portapenne fino fino al modo in cui nomino i file, ma nella vita lascio tutto in giro, e siccome sono anche parecchio sbadata non è raro che ritrovi i calzini ben piegati nel frigo, accanto al latte, il quale risiede nella sua posizione da così tanti mesi che ormai sta in piedi anche senza il cartone.
Seconda domanda:
"Come se la cava col pc?"
Allora qui la risposta giusta è: "molto bene, ho una completa padronanza di tutti gli applicativi di office e imparo molto in fretta ad usare programmi nuovi". Questo da parte mia è addirittura modesto, visto che il pc è una naturale appendice della mia mano, ma non potrei spiegare che il mio passatempo è creare piccoli virus che rubano le password...non credo che mi assumerebbero :D
Terza domanda:
"come se la cava con l'inglese? Sul suo curruculum vedo che lo sa bene, dove lo ha imparato"
Qui torniamo a quello che vi avevo detto nel post sulle competenze nel cv. Insomma, ma io dico, se te lo leggessi veramente quel curriculum, ti accorgeresti che i miei mi hanno spedito in inghilterra tutte le estati dai 13 ai 19 anni. Secondo te dove l'ho imparato l'inglese? L'anno scorso che ero in Salento? No aspetta, forse quell'estate in Sardegna. O a Livorno dai nonni? In Inghilterra l'ho imparato demente, in INGHILTERRAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!
Nella realtà ogni volta rispondo in un modo diverso, perchè questa domanda mi innervosisce sempre. C'è una sola cosa che non tollero negli uomini, ed è l'idiozia.

Dunque, passate queste domande, in genere mi viene spiegata la "mission" dell'azienda. La prima volta che mi parlavano di "mission" entavo in confusione, perchè per me era o 1) mio padre militare che veniva spedito in qualche operazione militare lontanissimissima e io non lo vedevo per mesi; 2) un attacco coordinato su travian (www.travian.it) e quindi iniziavo a truppare.
Che ne sapevo all'inzio che invece mission significa "il programma che ci siamo fatti per sfruttare sino al midollo te e tutti gli altri, clienti compresi"?!?
La più divertente che ho sentito era che per scelta aziendale gli stipendi erano molto bassi, perchè l'azienda voleva che i dipendenti fossero motivati da un reale affetto per l'azienda, e non per il vile denaro, perchè loro intendevano l'azienda come una famiglia.
A parte che a me, ogni volta che sento parlare di famiglia mi viene voglia di rinchiudermi nella mia cameretta oppure di scappare di casa, ma comunque, come faccio a volere bene all'azienda se mi fa morire di fame?
Insomma questi mi offrivano 800 euro per un lavoro che era a 30 km di raccordo anulare da casa mia. In pratica metà dei soldi andavano in benzina, l'altra metà nell'affitto....come mangiavo?
Non so voi, ma io la moltiplicazione dei pani e dei pesci ancora non ho imparato a farla, e nemmeno potrei chiedere a Gesù come ha fatto visto che poco fa pensavo di passare all'ebraismo per avere i sabati liberi, sarà pure offeso ;)
E ora la fine del colloquio:
"le faremo sapere"
Grazie si certo, fatemi pure sapere....io ora vado ad accomodarmi a casa mia e aspetto il tuo nobile verdetto.
Mavaf....

Ciao cipollini :P

Nessun commento:

Posta un commento