martedì 31 marzo 2009

Lavoro 2.0


Salve a tutti lavoratori
oggi pensavo a questa evoluzione che viene chiamata web2.0 (si legge: due punto zero, lo preciso solo per quelli che io chiamo affettuosamete i "tecnolesi", che rappresentano la maggior parte delle persone che stimo e a cui voglio bene)
Il web2.0 è, citando wikipedia è una locuzione utilizzata per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Gmail, Wordpress, Tripadvisor ecc.).

La locuzione pone l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino agli anni '90, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle email e l'uso dei motori di ricerca.


In pratica è la vera rivoluzione del web. Lo stesso wikipedia, che secondo me è il principio che salverà il mondo in quanto primo strumento di cultura globale e gratuito, è il frutto del web 2.0.
Questa rivoluzione informatica, passata agli occhi di molti quasi invisibile, ha letteralmente cambiato le nostre vite: dai servizi bancari online agli amici che avete ritrovato su facebook, passando per un altro miliardo di cose.
Oggi in rete si compra, ci si informa, ci si innamora, si fa la guerra, si paga la luce, e c'è addirittura chi riesce a farci sesso....
amore 2.0
amicizia 2.0
guerra 2.0
marketing 2.0
e il...LAVORO...2.0?
Insomma, se la chiave del 2.0 è la comunicazione circolare, in cui non è più solo il monitor a parlare, ma il monitor parla delle parole di chi lo guarda, come mai questa comunicazione circolare sembra aver penetrato tutto tranne il mondo del lavoro?
Si certo dei passi avanti si sono fatti, ma io trovo in rete solo siti in cui la gente si lamenta (e spesso a ragion veduta) oppure i vari siti di ricerca di lavoro che però, sembra a me, non riescano più di tanto ad essere "2.0"
Ed è così, pensando a questo che ho iniziato a come si potrebbe colmare questa lacuna. Non è che abbia trovato la soluzione del secolo, però un'idea carina forse mi è venuta, e naturalmente la vostra "una ne pensa e mille ne fa" l'ha subito trasformata in fatti: che ne dite di creare un posto in cui chi lascia un lavoro lo segnala agli altri? Magari indicandone anche i lati negativi e le dritte per farlo bene? In questo modo magari il disoccupato saprebbe subito dove mandare il cv, e anche eventualmente dove non mandarlo (sapere cosa non va in un posto di lavoro farebbe partire una specie di "selezione naturale" del lavoratore) e i datori risparmierebbero parte dei costi di selezione, ritrovandosi il giorno stesso in cui ne avranno bisogno, un giusto numero di cv fatti apposta proprio per loro. Che ne dite?
Se vi piace, ho creato la sezione apposta nel mio forum, ci arrivate clikkando sul cappellino qui in alto, quello col fiore.
Ora vi saluto cari, e se non mi leggete più probabilmente sarà perchè il signor manpower è venuto personalmente a togliermi dalla circolazione ;)
E ora andate, è l'ora di creare il lavoro 2.0




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