mercoledì 2 giugno 2010

Non esiste niente di più bello dell'amore delle mie gatte

Ci sono, comunque, dei lati positivi in questo insopportabile strazio.

Il primo è che continuo a dimagrire che è una meraviglia. Se continuo così tempo un mese e mettersi in costume sarà una soddisfazione.

Il secondo è che non dormendo più ho molto più tempo per dipingere. Non che sia ancora riuscita a fare niente di mio gradimento, ma a forza di imbrattare tele prima o poi ce la farò a realizzare quel sogno.

Il terzo è che sto toccando anime che in nessun altro modo si sarebbero mostrate, e sono anime belle, che sono davvero fortunata ad aver incrociato.



Certo...il prezzo che sto pagando è davvero alto.

Mi continuo a sentir dire che quello che ho fatto io la gente passa la vita a rimpiangerlo. Che anche se ne esco devastata io ho avuto il coraggio di inseguire la felicità, e solo per questo la felicità fa parte di me, la felicità, mi hanno detto stasera, la porto io. Non importa se poi tu non hai avuto la stessa forza e l'hai buttata nel cesso.
Io ho fatto ciò che ritenevo giusto, contro ogni paura, contro ogni convenzione.
Io ho fatto tutto ciò che potevo per donartela.

Ma ci vuole molto più coraggio ad essere felici che tristi.
La tristezza è una resa, è molto più facile arrendersi che combattere. Molto più facile dire di se che si è malati, turbati, senza necessariamente dirlo agli altri, ma permettere a se stessi di comportarsi da tali.

Accettare che la causa dei propri errori siamo noi, e non c'è nulla di sbagliato in noi, tranne la nostra umana debolezza, è cosa ben più difficile.

Trovare gioia nel buco allo stomaco che in fondo è vivere per ognuno di noi è un atto di volontà che io stessa, che l'ho sempre predicato, ho ultimamente serie difficoltà a mettere in atto.

Anche se...solo stasera mi sono accorta che la gente, quando mi è accanto, sorride. Spesso senza nemmeno bisogno che apra bocca.

Così mi sono trovata in questo pensiero...ho ripensato ai racconti di mia madre, di quando ero bambina, e, dice lei, la gente per strada si innamorava di me, che non sopportavo le persone tristi, le individuavo tra mille, ci andavo a parlare, e quando le salutavo sorridevano.

Pensavo che la felicità dipendesse da noi, e solo stasera, con questo e mille altri pensieri, mi accorgo che la verità è un'altra.

Qualche giorno fa mia sorella mi ha detto una cosa che mi ha colpito: "tu gli hai fatto vedere il tuo mondo. Non importa se non è in grado di viverlo. Tu gli hai fatto un dono..
...un dono che la vita ti restituirà"

Fa schifo quello che sto vivendo in questi giorni...
...eppure, anche nello schifo, esiste qualcosa di buono.

In questo caso è l'aver capito che quella gioia è dentro di me, ad un livello così profondo che non poterle più dare corpo mi ha quasi annientato.

Ma chi dice che non possa trovare un altro modo di lasciarla vivere?

So gia che domani non avrò più la forza di trovare questo pensiero.
Per questo l'ho scritto.
Per ricordarmelo domani, quando mi alzerò ancora in lutto per quello che tu non hai avuto il coraggio di vivere.

Ma io si.

E' questo che spero di ricordarmi domani.












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