lunedì 19 ottobre 2009

Casca il mondo, casca la terra...



vengono da me, un giorno dopo un giorno, un anno dopo l’altro, vengono da me
Vengono da me, un giorno dopo uin giorno, un anno dopo l’altro, vengono da me

come non sapere? come non farsi fregare, come non potere avere niente da imparare, come non voler sapere quello che hai da dire, come non trovare mai la forza di affiorare

CASCA IL MONDO

CASCA LA TERRA

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Ci sono certi giorni che sono più difficili di altri. Ci sono certi errori che hanno un prezzo maggiore di quello che c’era scritto sul cartellino, e azioni invece giuste, il cui costo sembra addirittura insormontabile.
Oggi le ho vissute tutte insieme.
Perché certe volte sembra che le persone si mettano tutte d’accordo per darti le brutte notizie nelle stesse tre ore?

E la cosa più terribile, è il leit motiv di tutto quello che mi sono sentita dire oggi: ma tu sei forte.
Ma chi cappero ve l’ha detto che sono forte??? E cmq cosa vuol dire? Siccome io sono forte devo soffrire più degli altri? Ma che fregatura sarebbe?? E’ tutta la vita che me lo sento dire. Chi ci rimette sono sempre io, se si deve togliere qualcosa a qualcuno lo si toglie a me, perché tanto io sono forte.
Uè, sono forte, mica un automa. Soffro anche io, come tutti, e accumulo. Da circa 31 anni accumulo. E non lo sopporto più di essere sempre in fondo alla lista della spesa, perché tanto io pago di meno. Ma non è vero!! Io non pago di meno, pago come gli altri, la forza che vedete voi non sta nel non soffrire, ma solo nel sapero nascondere meglio.

E cmq, fatto sta, che anche stasera mi trovo a fare quello che faccio da sempre: farmi forza, e voltare un’altra pagina.

Solo che non capisco. Quando ero piccola mi sembrava che i più forti fossero quelli che erano in cima alla lista, mentre nella realtà mi accorgo che se facessi un po’ più di moine, abbassassi più spesso lo sguardo, e cedessi più facilmente, solo così, sarei in cima alla lista.

Cosa mi è successo oggi? Negli ultimi mesi ho preso scelte che non avrei mai voluto mai prendere. Ho lasciato cose, e persone che mai nella vita avrei voluto lasciare. Io amo Roma, l’ho sempre amata. Adoro il suo casino e anche le sue puzze. Amavo la mia casa, e l’uomo che mi ci aveva portato dentro. Solo che di quella casa ero diventata una prigioniera, per colpa, certo, del lavoro.
I soldi che non bastavano mai. Sapete cosa ho fatto questa estate? I salti mortali per pagare una bolletta della luce. Ecco perché ero sempre li, ecco perché le mie crisi isteriche, perché cercavo di non farmi staccare la luce.

I soldi non fanno la felicità??? Ma chi lo ha detto? Avete mai provato cosa vuol dire avere una laurea, un master, un universo di volontà e esperienze, e niente per comprare da mangiare?
E così che tutto va a puttane, e così che cerchi altro.
Solo che io in queste cose mi sa che non sono brava, e quando cerco cerco male.
Cerco dove non dovrei guardare.
E così, gli errori hanno un prezzo doppio, e le scelte giuste si pagano come un prestito da uno strozzino.

Ma la Vale è forte, Vale si riprende.
E’ tutta la sera che combatto con queste parole: ma tu sei forte.
E’ tutta la vita anzi.

E se io fossi stanca?Possibile che non possa mai tirare il fiato?
Ragazzi lo so, sono mesi che mi lamento e basta. Non vedo l’ora di cambiare tono. Ma insomma io questo blog non lo scrivo per diventare famosa o raccogliere approvazione, lo scrivo solo per sfogare quelle cose che altrimenti non trovo le parole per dire.

Oggi devo chiedere scusa, perché con le mie scelte degli ultimi mesi ho provocato un dolore che davvero non avrei voluto causare.
A me per prima.
Ma non solo.
Oggi sto rivedendo la mia vita, e cerco di capire come mai certe cose succedano sempre a me.
Cerco di prendermi le mie colpe, perché accusare altri sarebbe troppo facile, e non sono per me le strade facili.
Oggi cerco di capire come affrontare la prossima settimana, in una città in cui non so nemmeno dove trovare una farmacia. In una città in cui mi perdo in continuazione, e a me non era mai successo di perdermi da nessuna parte, e di città ne ho viste tantissime. Non ho nemmeno ancora trovato un’edicola. Ieri sono rimasta a piedi con la macchina, e niente, sono rimasta li. Non sapevo chi chiamare, cosa fare. Sono solo rimasta li a pensare al perché mi trovassi in quella situazione.
Sono davvero così forte? Fatto sta che sono stata recuperata da un meccanico gay che mentre mi faceva ripartire la macchina mi raccontava di quanto è stronzoil suo ragazzo. E poi sono ripatita, piangendo, come una bambina col ginocchio sbucciato…

C’è qualcosa che non capisco di questa città, e di chi la abita. Qualcosa che mi sfugge e per cui continuo a perdermi e sentirmi così persa.

Cosa c’entra questo col blog? Non sarei mai venuta qui se non fosse stato per il lavoro.
Domani dovrò tirere fuori il migliore dei miei sorrisi, mentre dentro mi sentirò così persa.
Faccio la donna, mentre dentro non sono altro che una bambina terrorizzata.

Mi sento così persa.

In fondo, se non riesco mai ad essere felice, sicuramente è colpa mia. Devo solo capire cosa sbaglio. E possibilmente farlo in fretta.

Persa
Persa
Persa

….vorrei così tanto una mano che mi prendesse e mi tirasse fuori da questo casino
Ma Vale è forte, Vale si rialza da sola.

Che grandissima cazzata.
Sono letteralmente in ginocchio. Ho gli occhi gonfi e la testa che mi scoppia.
Cazzo io volevo solo lavorare. Ma quanto devo pagare per vivere una vita dignitosa? Quanto dolore ancora potrò reggere?

Stasera mi hanno mandato una foto di un giorno in cui ero felice:



Buona notte, che la vostra sia migliore della mia.